Ognisanti: le tradizioni e il torrone napoletano!

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Il periodo che va dal 31 ottobre al 4 novembre non è solo la festa di Halloween, le feste in maschera in stile americano e i dolcetti per i bambini. In questi 4-5 giorni da sempre si “festeggia” il Giorno dei Morti, ovvero commemorazioni in onore dei morti che proprio in questi giorni sono in transito tra il mondo dei vivi e quello dell’Ade. Miriadi sono le tradizioni che dal Nord ma soprattutto al Sud dello stivale, avvengono proprio per questa ricorrenza.

In memoria dei morti infatti, e spesso anche per avere la loro benevolenza, vengono preparate tavolate per alleviare il lungo e faticoso viaggio di queste anime. C’è chi lascia loro un posto a tavola, chi dopo cena non la sbarazza per dare la possibilità a qualunque di queste sia di passaggio di rifocillarsi, addirittura un tempo venivano lasciati dei secchi d’acqua sotto le finestre per dissetarli.

La festa così detta di Ognisanti viene festeggiata veramente ovunque, non c’è tradizione popolare che non ne prevede un’usanza, si fa festa a scuola, si mangiano dolci e piatti tipici, ed in alcune città si fanno anche regali ai bambini, come ad esempio in Sicilia dove in questa festa, molto sentita, si fanno doni ai bambini la mattina del 2 novembre proprio come nel periodo di natale. Poi, tutti questi riti, vedono il momento più sentitamente religioso, dove con tutta la famiglia ci si reca al cimitero a trovare le tombe dei propri cari.

I dolci dei morti simboleggiano i doni che i defunti portano dal cielo e contemporaneamente l’offerta di ristoro dei vivi per il loro viaggio. Viene visto come un modo per esorcizzare e addolcire la paura dell’ignoto e della morte.

Le fave fanno parte dei piatti tipici della tradizione della festa dei morti, addirittura ne mangiavano già i Romani nel X secolo. Il grano ha una valenza molto spirituale in quanto simboleggia qualcosa che muore (la spiga di grano e di conseguenza il chicco di grano) e dalla quale poi nasce nuova vita (dal chicco di grano nasce la spiga). Molti, come dicevamo, sono anche i dolci che vengono preparati in questi giorni, come le Ossa di morto, biscotti di grano in memoria dei morti, o da noi il tipico Torrone.

In Campania, si usa preparare il “torrone dei morti”, che è diverso soprattutto nella consistenza, dal torrone classico duro e caramellato. Il torrone dei morti è morbido e soprattutto a base di cioccolato, una piccola curiosita’ qualcuno chiama questi piccoli torroni “morticielli”, probabilmente perche la forma, ricorda quella di una cassa da morto, ma vengono anche chiamati “muolli” parola che ne ricorda la consistenza.

Il cioccolato utilizzato in questi torroni viene veramente declinato in tutti i modi possibili, con gli accostamenti più variegati, ma di base la ricetta è quella che segue:

Ingredienti per un torrone:

200 gr di cioccolato fondente
400 gr di cioccolato bianco
400 gr di nutella
200 gr di nocciole intere

Preparazione:

Sciogliete a bagnomaria il cioccolato fondente e versatelo nello stampo che utilizzerete per il torrone (potete usare lo stampo specifico torroni o in alternativa uno stampo morbido per plumcake). Spennellate le pareti con abbondante  cioccolato fuso e riporre lo stampo in freezer per 10 minuti per far solidificare il cioccolato. Ripetete questa operazione fino ad esaurimento del cioccolato  per rafforzare la copertura. Sciogliete il cioccolato bianco a bagnomaria, e unite la nutella e le nocciole. Amalgamate bene e versate tutto il composto nello stampo. Far raffreddare in frigo per qualche ora. Staccare delicatamente il torrone dallo stampo (eventualmente tagliate lo stampo) e capovolgetelo su un piatto; si può ora tagliare a fette e servire.

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